L’unione dei gambi del Rabarbaro Alpino (Rumex Alpinus) e del Rabarbaro coltivato (Rheum Rhabarbarum) dà vita ad un mix di sapori: quello dolce e delicato del rabarbaro selvatico e quello più aspro e forte del rabarbaro coltivato. Una confettura adatta a tutti i tipi di formaggio, ma ottima anche spalmata
Il Rabarbaro Alpino (Rumex Alpinus), oggi considerato un’erba infestante, in realtà ha in comune con il più noto Rabarbaro Cinese notevoli proprietà toniche, digestive, lassative, depurative e diuretiche. Trova il suo habitat naturale dai 1200 mt nei pressi delle malghe dove l’apporto di concime organico fornisce l’azoto necessario alla sua proliferazione. Delle sue parti possono essere utilizzate le radici e il picciolo, mentre è sconsigliato l’uso delle foglie, in quanto contengono un’alta percentuale di acido ossalico.